martedì 2 luglio 2024

Il mio ritorno a Cuba dopo 15 anni: tra cambiamenti e sfide



Dopo un lungo periodo si assenza, ho avuto l'opportunità di tornare a Cuba, un isola che ha sempre esercitato un fascino unico. Tuttavia la situazione che ho trovato è molto diversa da quella che ricordavo.
La pandemia ha colpito duramente la popolazione cubana. Due anni senza turismo sono stati deleteri, e anche adesso i viaggi sull'isola non hanno raggiunto cifre importanti. Ma il governo sembra non rendersi conto di ciò e continua a costruire nuovi Hotel mastodontici, lasciando quelli in uso in condizioni precarie.
La priorità per la maggior parte dei cubani è la "comida": il cibo quotidiano. Le difficoltà economiche e le carenze hanno reso la sopravvivenza una lotta quotidiana per molti abitanti dell'isola. I volti che si incontrano per strada raccontano questa fatica di vivere. Si ricercano soluzioni "para sobrevivir", anche quella di frugare nei cassonetti dell'immondizia che è diventata per alcuni una vera e propria necessità.
Tuttavia c'è una novità che ha segnato un punto di svolta: nel settembre del 2021, il governo cubano ha aperto le porte all'imprenditoria privata attraverso il registro delle attività in proprio, noto come MiPyME (Micro, pequenas y medianas empresas). Questa decisione epocale segue quella presa nel 1993, quando Fidel Castro autorizzò alcune imprese individuali, i cosiddetti "cuentapropistas". Oggi la schiera dei neo-imprenditori è cresciuta in modo esponenziale. Oltre ai piccoli bed & breakfast e ristoranti, altre attività commerciali hanno iniziato fiorire. I MiPyme hanno sostituito praticamente lo Stato in tutti gli ambiti del commercio, portando allo svuotamento dei supermercati statali e dei centri commerciali. Oggi Cuba registra 10.000 attività in proprio di cui oltre un terzo si trova all'Avana. Questo aspetto ha ridato un po' di vita ad alcuni cubani, ma la gran parte della popolazione continua a vivere nella precarietà e nel disagio. Quindi, nonostante il proclamato socialismo, le differenze sociali si acuiscono sempre di più. I dipendenti statali sono quelli che più soffrono e si sentono defraudati delle loro competenze e vivono con stipendi assolutamente incompatibili con la vita quotidiana...
Rimane però, nonostante la tristezza nei volti, la classica cordialità cubana che sempre riemerge, inventando una piccola festa per rallegrare i cuori.

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