Andar La Habana.
Ricordando Eusebio Leal "Historiador" della capitale cubana.
"La portata del suo lavoro - aggiunge - è davvero complessa, avviluppata in un intreccio di artigianato, cultura, ingegneria, restauro, sociologia, politica, belle arti, conservatoria, ricerca di fondi, relazioni nazionali e internazionali di livello altissimo. L’ho conosciuto quando cominciava ad immaginare quello che poi avrebbe davvero realizzato. L’ho visto crescere, combattere, perdere e vincere e ricominciare sempre a lavorare. Ho intravisto la sofferenza fisica degli ultimi anni e la sua tenacia. Ne avevo parlato in un articolo della bella rivista “Belfagor” nel 2011. Lo saluto con tutta l’ammirazione di chi riconosce in lui un maestro del fare, un grande patriota e un cubano esemplare".