sabato 5 gennaio 2019

UN'ALTRA VIA DI CENSURA AI CUBANI CHE VOGLIONO IL CAMBIAMENTO


Un'analisi interessante sugli attacchi informatici nei confronti dell'opposizione al governo, scritta Rosalia Viñas Lazo, giovane informatica, componente del Consiglio di redazione della rivista Convivencia di Pinar del Rio.
"Con il nuovo accesso a Internet, tramite dati mobili, il numero di cybernauti nella rete è aumentato e, di conseguenza, il numero di reclami che denunciano la dura realtà di cubani, dei difensori dei diritti umani e tutta l' informazione che la stampa ufficiale trova scomoda
Alla vigilia dell'elezione del nuovo progetto di Costituzione del 24 febbraio di quest'anno, una campagna per il SI circola sui social network da parte di alcuni cittadini e dalle agenzie statali. Dall'altro lato, c'è anche una forte campagna per il NO, che sta diventando sempre più visibile e forte, un fatto che genera disgusto per il governo e i sostenitori che promuovono il SI.
La dura realtà ha dimostrato nel corso degli anni come i difensori dei diritti umani, i giornalisti e gli attivisti sono i più vulnerabili in termini di sicurezza. Con l'arrivo di Internet, questo fatto viene intensificato e acuito, visti i nuovi modi di sorveglianza e molestie online.
A Cuba, molti attivisti dei diritti umani, giornalisti o semplici cittadini che condividono informazioni che i media statali non presentano, hanno subito attacchi informatici, hanno hackerato i propri account di posta elettronica e i diversi social network che utilizzano. L'arrivo di Internet ha segnato un prima e un dopo, non c'è dubbio, ma la responsabilità nel suo funzionamento e il suo utilizzo vanno di pari passo. Molti di questi attacchi possono si possono prevenire per evitare il furto di informazioni, dal momento che possono essere utilizzati da persone malvagie per creare disastri in rete. L'attivismo digitale è essenziale a Cuba in questo momento, per questo motivo dobbiamo allenarci e aiutarci in questo compito.
Non c'è dubbio da dove vengono questi attacchi e anche a chi sono diretti. In questi giorni a causa della campagna che sostiene il NO, queste aggressioni sono aumentate. Nella mia prossima rubrica offrirò ai lettori diversi consigli applicabili alla realtà di Cuba per evitare questo tipo di attacco su una scala più ampia".

Progetto Convivencia sempre sotto attenzione

Il Centro de Estudios Convivencia (CEC) di Pinar del Rio è sempre oggetto di attenzione del governo cubano.
Il direttore Dagoberto Valdés Hernandez è stato recentemente sottoposto a un nuovo interrogatorio da parte della "Seguridad del Estado" di Cuba.
Gli agenti della polizia politica hanno chiesto notizie sulla partecipazione di Valdès alla conferenza della Asociación para el Estudio de la Economía Cubana (ASCE) che si è svolta a Miami.
A fine settembre del 2017 l'economista Katrina Karina Gálvez, componente dell'equipe del Centro Ccnvivencia è stata condannata a tre ani di privazione della libertà.
Frequentemente i membri del progetto Convivencia sono controllati dalla Sicurezza cubana e anche minacciati.
Un aspetto della difficoltà del governo cubano di aprirsi al pluralismo delle idee.
Diario de Cuba

venerdì 4 gennaio 2019

Il 2019 a CUBA

Nel 2019 si celebrano i sessant’anni della rivoluzione castrista e anche i 500 anni dalla fondazione di L’Avana, capitale dell’isola caraibica...CONTINUA

La nuova COSTITUZIONE a CUBA

La nuova Costituzione dovrà avere il voto popolare del 24 febbraio 2019.
Interessante l'analisi di Emanuele Pietrobon.
"Rappresenta una riedizione di quella attuale, con qualche eccezione e il fatto che al dibattito pubblico abbaino partecipato circa 10 milioni di cubani, tra isolani ed espatriati, essenzialmente legati ancora agli ideali castristi nonostante il passare delle generazioni, dimostra che l'esperimento Cuba non è ancora tramontato e che questo piccolo paese potrebbe continuare a giocare un ruolo interessante nello scacchiere internazionale anche negli anni a venire".
CONTINUA