lunedì 16 novembre 2020

Con Biden c'è una speranza per Cuba?

Un secondo mandato al tycoon sarebbe stato per Cuba, con il turismo a zero e una complessa riforma economica che si sta sviluppando, una tragedia annunciata. La vittoria di Biden è una speranza ma bisognerà capire quanto sarà grande questa speranza.
Tutto questo potrà succedere solo se verrà applicata la Direttiva Politica Presidenziale per la Normalizzazione dei rapporti tra Stati Uniti e Cuba firmata nel 2016 da Barack Obama. La Direttiva prevede una politica di compromesso attiva, promozione del commercio e degli investimenti, scambi di ogni tipo e appoggio per permettere a Cuba di entrare in differenti organismi internazionali.
"La nostra politica-afferma la Direttiva-è stata disegnata per appoggiare la capacità dei cubani di esercitare i propri diritti umani e libertà fondamentali, con l’aspettativa che uno sviluppo del commercio permetta un futuro prospero e sostenibile per una maggiore parte della popolazione cubana". Il cambio di Presidenza avviene nel mezzo di una riforma interna dell’economia che promette un forte impulso all’iniziativa privata, maggiore autonomia delle imprese statali e maggiori poteri ai governi locali.
Sarà il nuovo Presidente americano quello che toglierà il blocco, il famigerato ‘bloqueo'? Tutti lo sognano ma pochi cubani lo sperano realmente. Troppe volte sono stati delusi...CONTINUA

mercoledì 5 agosto 2020

Andar La Habana



Andar La Habana. 
Ricordando Eusebio Leal "Historiador" della capitale cubana. 

domenica 2 agosto 2020

EUSEBIO LEAL, Historiador della Città dell’Avana

"Nella sequela di morti che questo 2020 sta trascinando, quella di oggi mi è particolarmente dolorosa: è morto, il 31 luglio, uno di quegli esseri insostituibili e indispensabili che si affacciano di tanto in tanto sulla terra, Eusebio Leal Spengler, Historiador della Città dell’Avana, l’artefice della grandiosa opera di restauro che ha restituito all'umanità il patrimonio di una straordinaria città".  Così lo ricorda Alessandra Riccio, docente universitaria a Napoli, giornalista pubblicista, per dieci anni direttrice della rivista bimestrale Latinoamerica e poi condirettrice, ha tradotto e prologato numerosi libri di autori spagnoli e ispanoamericani.

"La portata del suo lavoro - aggiunge - è davvero complessa, avviluppata in un intreccio di artigianato, cultura, ingegneria, restauro, sociologia, politica, belle arti, conservatoria, ricerca di fondi, relazioni nazionali e internazionali di livello altissimo. L’ho conosciuto quando cominciava ad immaginare quello che poi avrebbe davvero realizzato. L’ho visto crescere, combattere, perdere e vincere e ricominciare sempre a lavorare. Ho intravisto la sofferenza fisica degli ultimi anni e la sua tenacia. Ne avevo parlato in un articolo della bella rivista “Belfagor” nel 2011. Lo saluto con tutta l’ammirazione di chi riconosce in lui un maestro del fare, un grande patriota e un cubano esemplare".