martedì 20 agosto 2019

Pérez Prado: il re del MAMBO

Il Mambo si intuisce come un tipo di musicalità che raccoglie l'eredità della Rumba e si presenta come precursore del swing americano. Meglio ancora come lo descrisse lo stesso Perez: "Il Mambo mescola i rumori e i lamenti del vento della sera e il colore della notte" Prado riuscì a portare il Mambo a occupare un posto di grande rilievo nella musica mondiale CONTINUA a leggere

sabato 10 agosto 2019

HAILA canta l'amore struggente


Cómo voy a decirte que te estoy amando,
que no es el momento en que estoy delirando,
que tu Amor me lleva como un vendabal.
Y qué tal si de pronto te devuelve flores
y de entre mis temores, se me escapa un beso,
se me olvida todo y te vuelvo a besar... 
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Cuba: NO alla violenza

Editoriale della rivista CONVIVENCIA di giugno 2019.

La violenza è un male ingiustificabile a Cuba e in qualsiasi parte del mondo. È un ritardo ancestrale di una forma di interrelazione caratteristica dell'inciviltà, di coscienza primitiva e di un mondo che è rimasto a governare con odio, risentimento e repressione del diverso. Cattiva, pessima, è la società in cui la forma di relazionarsi, di difendere un'idea o lo stesso potere, sia l'imposizione, la repressione e la violenza. A quel governo, qualunque sia il suo colore politico, le ragioni sono finite, la politica si è esaurita, come pure le risorse e i metodi civili e pacifici del rapporto con i cittadini.
Violenza e repressione, minaccia e coercizione, molestie sistematiche, diffamazione come meccanismo per cercare di minare la morale dell'avversario, e il pretesto inventato di crimini comuni per arrestare, imprigionare e annullare coloro che la pensano diversamente, sono tutti i metodi eticamente inaccettabili, socialmente controproducente, mostrano l'indigenza del capitale politico e sono tratti che proclamano, senza mediazione, il profilo di identità di coloro che lo infliggono o lo consentono. Ci riferiamo a tutti i tipi di violenza. Nel secolo XXI, la coscienza dell'umanità disdegna, impotente, tutti i tipi di violenza che si subiscono ad ogni latitudine, e la comunità internazionale non ha trovato i meccanismi adeguati per fermarsi efficacemente l'escalation di qualsiasi tipo di violenza. Tutta la violenza è abominevole perché implica l'incapacità umana di dialogare, negoziare, cedere, capire, cambiare, rispettare, tollerare, formare una famiglia unita nella sua dignità umana, nella diversità dei credi, opinioni politiche, orientamento sessuale, nazionalità, razza o ideologia. Tutti i tipi di violenza sistematica e istituzionalizzata sono crimini contro l'umanità. Tutti: a partire dalla guerra armata, le organizzazioni mafiose che delinquono, le oscure trappole del mercato e del consumo della droga, la corruzione organizzata, l'uso della forza, la repressione e il bullismo per avere il potere a tutti i costi, rovinano i paesi, causando esodi forzati e massicci che sono un'altra forma di violenza. Non bisogna poi dimenticare la violenza e la fucilazione morale nei mass media e nelle reti sociali su Internet, compresa la violenza della la parola squalificante e offensiva, della beffa e il cinismo contro i diversi, fino all'uso delle bugie, dello sfregio alla verità e l'istituzione nella menzogna. Chiamare la verità menzogna, sfigurare il volto dei fatti con manipolazioni linguistiche e chiamare bene ciò che è male, sono forme raffinate e peggiori di violenza istituzionalizzata che minano la struttura sociale e la convivenza pacifica e fraterna. Un caso particolarmente pericoloso e storto è quando si mette una parte del popolo contro l'altra parte, qualunque sia la motivazione o la causa. L'uso di agenti repressivi in ​​abiti civili, senza identificazione o uniforme, non è solo anti etico, ma anche pericoloso per due motivi fondamentali: uno, quello nasconde e dimentica l'uniforme e l'identità delle istituzioni ufficiali e legali che esistono per conservare la pace, l'ordine civile e la convivenza sereno. Quando è necessario nascondere l'uniforme perché le persone che la portano compiono atti violenti e illegali, sta succedendo qualcosa di molto brutto in quel paese.  E la seconda ragione, perché in qualsiasi paese, quei metodi istituzionalizzano e vedono come etici e consentiti, gruppi paramilitari, gruppi di teppisti, repressori travestiti da civili e le nefaste "Brigadas de Respuesta Rápida" sono respinte dalla stessa ideologia che le promuove come un metodo illegale e improprio di un sistema che predica la fraternità. Questi metodi, che abbiamo considerato già superati a Cuba, oggi vengono riorganizzati in centri di lavoro e di studio. È sorprendente che alcuni sistemi che hanno condannato e combattuto per sradicare dalla Terra quei metodi che disgustarono l'umanità da un lato e all'altro del mondo, causando la seconda guerra mondiale, oggi tornano a praticare lo stesso che hanno condannato come dannoso per la dignità umana.Gli Stati, di qualsiasi ideologia, hanno come primissimo obbligo politico e morale  il dovere di prendersi cura di tutti i loro cittadini individualmente e di vigilare che nessuna di queste forme di violenza degenerino la pace sociale e la convivenza fraterna tra i membri di una stessa comunità umana. Niente può giustificare che si alimenti la lotta tra fratelli della stessa città. Niente può giustificare l'uso della violenza contro le persone e i gruppi pacifici
La violenza genera sempre più violenza...

venerdì 9 agosto 2019

Pezzi emblematici della Musica Cubana


1) Celia Cruz -
 Guantanamera
La canzone, la cui origine risale al XIX secolo, è una serenata a tempo di bolero dedicata a una contadina della città di Guantánamo. Il suo carattere romantico, unito ai valori patriottici che esprime, ne fa uno dei brani più amati dai cubani. La voce di Celia Cruz è inconfondibile.
2) Buena Vista Social Club – Chan chan
Una composizione di Compay Segundo del 1987,  un son che è arrivato al grande artista come un regalo inaspettato durante il sonno,  diventata famosissima in quanto prima canzone della colonna sonora di Buena Vista Social Club.
3) Pablo Milanés -Yolanda
Conosciuto in Italia anche per aver ricevuto il Premio Tenco nel 1994, Milanés è uno dei fondatori della Nueva Trova Cubana. Il suo stile ha fatto scuola per aver contaminato la musica tradizionale cubana con sonorità jazzistiche. Yolanda è la sua canzone più popolare e amata.
4) Chucho Valdes – Homenje a Beny Moré
Chucho Valdés è il più importante pianista jazz non solo di Cuba, ma dell'intera America Latina. Ha vinto cinque Grammy Awards e ha creato un stile personalissimo, un sound inconfondibile attraverso la fusione di elementi cubani e latini con il jazz di matrice afro-americana.
5) Beny Moré - Canto a mi Cuba
Bartolomé Moré Gutiérrez, soprannominato il Barbaro del Ritmo, è considerato il più grande interprete delle canzoni cubane grazie alla sua voce tenorile e a una musicalità innata. Canto a mi Cuba è una sorta di inno nazionale, un po’ come Nel blu dipinto di blu(Volare) di Modugno per noi italiani.
6) Los Van Van – Soy Todo
La canzone è un’invocazione agli dei ancestrali della religione Yoruba e in particolare a Orula, il dio della conoscenza. Nasce nel 1995 per denunciare la piccola corruzione che stava minacciando i valori tradizionali cubani come l’onestà e la solidarietà. L’orchestra Los Van van ha fatto conoscere in tutto il mondo la musica popolare cubana.
7) Elio Revé – Pu pu, chan chan
Elio Revé, scomparso nel 1997, è stato una figura leggendaria della musica cubana, che ha avuto la sua consacrazione mondiale nel 1989 quando Peter Gabriel,  profondo conoscitore  della world music, ha prodotto il suo album La explosion del momentoPu pu, chan chan è uno dei brani più trascinanti della sua orchestra.
8) Habana D’primera – Pasaporte
Il titolo è particolarmente azzeccato perché Habana D'Primera ha chiaramente scelto un percorso salsero per entrare nel cuore di un pubblico latino più vasto e per aprirsi le porte del mercato internazionale. Tuttavia, questa scelta non sembra aver sacrificato la qualità musicale di questo importante gruppo, guidato dalla voce calda ed emozionante di Alexander Abreu.
9) Pupy y los que son son – Azucar
Pupy, dopo trent' anni come pianista e compositore dei Los Van Van, ha dato vita alla sua orchestra che propone musica popolare cubana tutta da ballare. Non fa eccezione Azucar, un brano in grado di riempire qualsiasi dancefloor latinomericano grazie al suo ritmo irresistibile e ai fiati trascinanti.
10) Adalberto Alvarez – Y que tu quieres que te den
Il brano del 1993 può essere considerato uno dei primi esempi di fusione tra rap e musica popolare ballabile cubana anche se, a dire il vero, il maestro Adalberto Alvarez ha sempre confessato di aver "rappato” solo per ovviare alle sue limitate qualità canore. 
Celia en concierto en Connecticut, Estados Unidos 1999. Il grande Tito Puente alle percussioni.

LA RUMBA CUBANA

Nessuna barriera di genere, età o etnia: la rumba cubana è riscatto e unione, divertimento e rivalsa, tutto in un’unica celebrazione musicale.

Trasmessa oralmente di generazione in generazione, non solo tra i membri di una famiglia, ma anche tra vicini di casa, nei diversi quartieri, la sua storia è strettamente legata a quella dell’isola. Prende infatti forma nelle periferie di L’Avana e Matanza, così come nelle zone portuali, crocevia di influenze, e nelle aree rurali, abitate dai discendenti degli schiavi africani CONTINUA...