domenica 25 maggio 2014

Cuba: nuovo visto per gli stranieri che acquistano o affittano immobili sull'isola

Nel momento in cui Cuba promuove progetti per incrementare il turismo, è stato anche istituito un nuovo tipo di visto di residenza temporanea per gli stranieri che comprano o affittano proprietà sull'isola.
Dalle informazioni di Alexey Cantero, amministratore della rete informatica Copexetel S.A., sappiamo che
una risoluzione del Ministero dell'Interno, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, approva il nuovo visto annuale e rinnovabile che favorisce gli stranieri  divenuti proprietari o affittuari di immobili a Cuba. Il visto si estende anche ai parenti stranieri di cubani che lo richiedano.
Gli stranieri, durante la loro permanenza  a Cuba , "potranno svolgere le attività proprie del turismo e del commercio, debitamente autorizzato dalla normativa vigente."
Per realizzare "attività diverse da quelle autorizzate" dovranno ottenere un permesso speciale .
Questo visto si perde se cessa la condizione, per lo straniero, di essere proprietario o locatario assumendo "comportamenti che violano la Costituzione e le leggi" e a causa della permanenza fuori di Cuba per oltre un anno.
Il governo cubano sta promuovendo la costruzione di campi da golf, il primo dei quali attraverso una società straniera, nei pressi della località di Varadero (140 km a est di Havana), che realizzerà essere un residence con oltre 400 case e altre strutture .
Inoltre, la Nuova Legge di investimento approvata nel mese di marzo, che entrerà in vigore a giugno, autorizza la vendita o la locazione di case ad  investitori immobiliari.
Dunque si tratta di nuove ed importanti notizie per chi vuole investire e vivere a Cuba.

mercoledì 14 maggio 2014

La nuova legge sugli investimenti stranieri: sfide ed effetti

Asociación ConvivenciaCuba-España  nel suo bolettino n. 8 affronta il tema della nuova legge sugli investimenti stranieri in Cuba.
Karina Galvez Chiu, del Consiglio di Redazione di "Convivencia" di Pinar del Rio, propone una riflessione di grande interesse che propongo nella mia traduzione.

Anche se non non consiste in un cambiamento essenziale nel sistema economico centralizzato, la nuova legge sugli investimenti stranieri, costituisce un ulteriore passo nel processo di riforma che si sta sviluppando a Cuba negli ultimi anni.
Contiene le stesse caratteristiche di tutte le altre riforme: è insufficiente, conservatrice e ancora discriminatoria. Tuttavia, è più aperta e questo è un aspetto importante.
Il governo cubano chiaramente con questa legge, che offre vantaggi agli investitori, evidenzia palesemente il bisogno di capitali esteri per affrontare la crisi economica che sta soffrendo .
Questa legge è stata creata in un contesto di discriminazione nei confronti dei cubani, perché si limita ad autorizzare l'investimento di capitali stranieri nel paese, mentre tale possibilità non esiste giuridicamente per i cubani.

Quali sono i problemi affrontati dal governo con l'approvazione di questa legge?
Finora, il governo cubano non ha mostrato alcuna volontà di cambiare.
C'è bisogno di un cambiamento fondamentale  per trasformare le strutture e il sistema inefficiente che governa l'economia. Le riforme sono state lente e inadeguate. Pertanto, ogni cambio, che tenta di superare i limiti della centralizzazione, è una dimostrazione di quanto sia difficile la situazione dell'economia e del sistema in generale cubano.
I cambiamenti avvengono sempre, non per volontà del governo, ma per necessità. Pertanto, è importante valutare caso per caso quali sfide si pongono innanzi.
Ciascuna delle misure adottate negli ultimi anni sta causando a Cuba, anche se in piccole dosi, una diminuzione del totalitarismo. La legge sugli investimenti esteri è una delle misure più complesse a motivo della sua apertura che prospetta al mondo.
Tra le sfide da affrontare per il governo cubano, possiamo citare :
- Il raggiungimento di un certo grado di credibilità ed accettazione delle condizioni che assicuri un livello significativo di investimenti esteri. Per fare questo è necessario per lo stato la massima trasparenza dei suoi conti in ogni società e questo potrà portare allo scoperto delle situazioni di inefficienza e corruzione.
- Fornire un ambiente in cui convivano insieme in armonia la proprietà statale e le"forme di gestione non statale" con diverse e vantaggiose opportunità di investimento estero.
- Rispettare puntualmente gli impegni tempestive con investitori stranieri e garantire che i loro benefici siano investiti nell'economia cubana in modo da garantire la sostenibilità del sistema attuale, al fine di ridurre la dipendenza dal Venezuela e dalla diaspora cubana.

Quali effetti avrà questa legge sulla popolazione cubana?
La discriminazione nascosta in questa legge è il primo effetto verso il popolo cubano.
Una popolazione che non è più quella del 1995, che si poteva trarre in inganno dicendo che l'apertura agli
investimenti esteri era un "male necessario" per sopperire al crollo degli stati socialisti e
sarebbe stata solo circostanziale fino a quando il governo si sarebbe rafforzato. Oppure dire che si potrebbe cedere solo fino al 49% di proprietà in modo che il governo cubano potrebbe sempre decidere come azionista di maggioranza.
Ora tutti sappiamo tutti che in qualsiasi  paese democratico l'investimento non è un male, ma è una parte delle dinamiche economiche e che produce più benefici se è regolato da un quadro giuridico adeguato .
Sappiamo anche che c'è stata poca trasparenza degli investimenti esteri in
Cuba ed è ingiusto che qualsiasi cubano, all'interno o all'esterno del paese, non lo possa fare.
Questa è la principale difficoltà etica della legge.
In pratica non si profilano, dall'applicazione di questa legge, grandi cambiamenti per la vita dei cubani.
Infatti  la popolazione mostra poco interesse alla cosa.
Se si chiede  a qualcuno per strada le risposte più comuni sono:
"Io non ne so molto" ; "Questo non ha nulla a che fare con noi" ; "Questo non risolverà nessun problema ."
Tuttavia, credo che in qualche modo la legge influenzerà, più o meno direttamente, la vita dei cubani.
Da un lato, ci saranno i cubani che potranno accedere a posti di lavoro in società con capitale straniero e, anche se potranno ricevere ufficialmente un salario leggermente superiore al salario medio, tenderanno a ricorrere con più probabilità a ottenere risorse, stimoli , mance e regali vari piuttosto che migliori condizioni di lavoro e migliori relazioni personali . Quindi lavorare per una società con capitali estero risulterà molto attraente per i cubani .
Inoltre, ci sono i cubani che trovano sempre la possibilità di interagire economicamente con queste aziende. Ad esempio, aumentare il numero dei clienti dei "paladeres" (ristoranti privati ​​), incrementare altre attività in conto proprio posti in aree vicino alle imprese con capitale straniero  aumentando i ricavi e le esigenze di quelle imprese.
Si è inoltre ipotizzato che in qualche modo si avrà la possibilità di acquistare prodotti e migliorare qualità dei servizi, sia direttamente come risultato di questi investimenti o come effetto della concorrenza per i clienti che generano.
Speriamo che i benefici che generano  questi investimenti per il governo cubano si distribuiscano in modo equo tra i cittadini e si migliorino i servizi pubblici e la gestione statale.
Come ogni manovra economica , la nuova legge sugli investimenti esteri , è una opportunità per muoversi verso il cambio tanto atteso a Cuba.
Speriamo che, nonostante le difficoltà che si potranno incontrare nella sua
applicazione, costituisce un ulteriore passo verso la libertà economica di cui Cuba ha bisogno .
La speranza è che i cubani  possano approfittare, nel senso migliore della parola, delle piccole crepe del
totalitarismo, perché si tenda sempre più alla libertà di ogni essere umano.
Cuba ha bisogno di questa libertà per diventare nuovamente una nazione prospera.


venerdì 9 maggio 2014

Yoany Sanchez, grande delusione...

Raccolgo l'amaro sfogo di Gordiano Lupi sulla blogger cubana Yoani Sanchez, famosa in tutto il mondo per la sua dissidenza contro il potere cubano.
"Ho avuto il torto di credere nella lotta di Yoani Sánchez ritenendola una lotta di David contro Golia, una lotta che partiva dal basso per colpire il potere, una lotta idealista per la libertà di Cuba. Mi sono dovuto rendere conto – a suon di cocenti delusioni – che l’opposizione di Yoani era lettera morta, per non dire di comodo, come per far credere al mondo che a Cuba esiste libertà di parola."
Gordiano Lupi, scrittore ed editore toscano, è stato il biografo e traduttore italiano della Sanchez; insieme a lei ha pure scritto due libri. Ora ci presenta, con grande sorpresa, una descrizione della blogger molto diversa da quella di paladina della libertà.
"Fa tutto per i soldi", a Cuba ha estrema libertà di movimento e fa tutto ciò che vuole.
Così Gordiano, sposato con cittadina cubana, esprime la sua cocente delusione:
Fin qui abbiamo viaggiato insieme, cara Yoani. Adesso basta. Il mio viaggio prosegue da solo, lontano dalle tue mire. Tocca anche Cuba, certo, che fa parte della mia vita, anche se molti cubani mi hanno deluso. Proverò a non pensarci, per rispetto a mia moglie, che è una cubana del popolo e non ha niente a che vedere con la tua alterigia borghese. E poi, l’ha detto anche Fidel Castro che sarà la storia a decidere. Vediamo chi assolverà.

sabato 3 maggio 2014

Ci ha lasciato Juan Formell, direttore della leggendaria orchestra cubana Los Van Van

Tutta Cuba è il lutto per la morte dell'artista Juan Formell, amato e apprezzato dal popolo cubano, autore di un sacco di canzoni, insignito del Premio Nacional de Música 2003 e del Grammy Latino a la Excelencia 2013, è stato una delle figure più conosciute della musica cubana degli ultimi anni.
Ha fondato e diretto, fino al 1 maggio di quest'anno, giorno della sua morte, l'orchestra Los Van Van, una scuola per i musicisti del paese e famosa in tutto il mondo per le sue canzoni di grande qualità.
Nato a l'Avana il 2 agosto 1942, ha creato Los Van Van nel 1969 e ne è stato produttore, maestro, bassista, arrangiatore, compositore e cantante.
Le sue creazioni e i risultati artistici sono diventati modelli per altri gruppi musicali a Cuba e all'estero.
Per ricordare ecco alcune delle canzoni più famose: Te traigo, Chirrín chirrán, Llegué, llegué, Que no, que no, El baile del buey cansao, Por encima del nivel, La Habana no aguanta más, Anda ven y muévete, Artesanos del espacio, La titimanía, El negro no tiene ná, entre muchas otras.

giovedì 1 maggio 2014

Cuba accusa il Regno Unito per le nuove disposizioni di imballaggio “no logo” per sigarette e sigari

Cuba ha criticato la  Gran Bretagna che, con queste nuove disposizioni, sta minacciando il libero scambio (Notizia da The Telegraph).
Il paese comunista ha denunciato il governo britannico, che prevede di vietare il branding sui prodotti da fumo,all'Organizzazione mondiale del commercio.
Cuba, pur riconoscendo la nocività del tabacco e  "il diritto sovrano alla Gran Bretagna di applicare misure volte a tutelare la salute dei suoi cittadini”, afferma la legittimità del commercio internazionale dei prodotti da fumo.
Sempre secondo Cuba l’imballaggio no logo porterebbe ad un aumento delle sigarette contraffatte, inoltre, impedendo ai  produttori di esporre i loro marchi distintivi, potrebbero aumentare rischi per la salute a causa del mercato nero che porterebbe prodotti contenenti sostanze sconosciute.
Cuba ha anche detto che sarebbe inutile imporre restrizioni agli scambi internazionali e minare le disposizioni della legislazione internazionale dei marchi.
La lettera di Cuba al comitato dell'OMC per gli ostacoli tecnici per il commercio ha concluso: "Cuba esprime grande preoccupazione per la decisione del Parlamento del Regno Unito di andare avanti con il processo di attuazione degli imballaggi no logo dei prodotti del tabacco, senza attendere una soluzione della denuncia contro l'Australia.”
"Rispettosamente quindi chiediamo che il governo britannico debba astenersi dall'adottare tale imballaggio fino a quando non ci sia  una sentenza definitiva della controversia attualmente all'esame del DSB, in modo che questa misura possa essere valutata sulla base di tali accertamenti."
Infatti Cuba, Ucraina, Indonesia, Honduras e Repubblica Dominicana hanno tutti proposto un'azione legale contro l'Australia, il primo paese a vietare loghi colorati sui pacchetti di sigarette.