Cuba ha criticato la Gran Bretagna che, con queste nuove
disposizioni, sta minacciando il libero scambio (Notizia da The Telegraph).
Il paese comunista ha denunciato il governo britannico, che prevede di vietare il branding sui
prodotti da fumo, all'Organizzazione mondiale del commercio.
Cuba, pur riconoscendo la nocività del tabacco e "il diritto sovrano alla Gran Bretagna di
applicare misure volte a tutelare la salute dei suoi cittadini”, afferma la legittimità
del commercio internazionale dei prodotti da fumo.
Sempre secondo Cuba l’imballaggio no logo porterebbe ad un
aumento delle sigarette contraffatte, inoltre, impedendo ai produttori di esporre i loro marchi
distintivi, potrebbero aumentare rischi per la salute a causa del mercato nero che
porterebbe prodotti contenenti sostanze sconosciute.
Cuba ha anche detto che sarebbe inutile imporre restrizioni
agli scambi internazionali e minare le disposizioni della legislazione
internazionale dei marchi.
La lettera di Cuba al comitato dell'OMC per gli ostacoli
tecnici per il commercio ha concluso: "Cuba esprime grande preoccupazione
per la decisione del Parlamento del Regno Unito di andare avanti con il
processo di attuazione degli imballaggi no logo dei prodotti del tabacco, senza
attendere una soluzione della denuncia contro l'Australia.”
"Rispettosamente quindi chiediamo che il governo
britannico debba astenersi dall'adottare tale imballaggio fino a quando non ci
sia una sentenza definitiva della
controversia attualmente all'esame del DSB, in modo che questa misura possa essere valutata sulla base di tali accertamenti."
Infatti Cuba, Ucraina, Indonesia, Honduras e Repubblica
Dominicana hanno tutti proposto un'azione legale contro l'Australia, il primo
paese a vietare loghi colorati sui pacchetti di sigarette.
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