lunedì 31 marzo 2014

Catedral de la Habana

L’ Avana è una città affascinante, che sempre ti cattura anche grazie ai suoi monumenti.
E' qualcosa di speciale quando si arriva in questa terra che ti avvolge con la sua allegra accoglienza. E' una città da conoscere per il suo patrimonio storico e artistico riconosciuto dall' Unesco.
E’ bello camminare per l’Habana Vieja, dove si trova la Cattedrale, è sempre un’emozione unica e particolare: si è avvolti da voci, da musica, da rumori, da gente che cammina, che conversa animatamente. E’ un’immersione in un mondo vivace e colorato con la sua allegria e, nello stesso tempo, la sua dignitosa povertà.
Ricordo il passaggio nella "Feria" del centro storico: un mercato di artigianato locale e di varia oggettistica nelle immediate vicinanze della Cattedrale. E’ simpatico lasciarsi coinvolgere dai venditori che ti propongono i loro pezzi e ti incantano con la loro contagiosa e piacevole vitalità.
Per entrare veramente in sintonia con questa realtà bisogna certamente uscire dai viaggi organizzati, avere delle buone conoscenze in luogo e possibilmente alloggiare in case particular, dove si trovano delle buone sistemazioni con prezzi contenuti. In questo modo si può entrare nel vivo della città, conoscendone i suoi pregi e difetti.
Avendo parenti e amici sul posto posso dare, a chi vuole, delle affidabili indicazioni per trovare ospitalità.
In questi anni di frequentazione con il popolo cubano posso dire di conoscere abbastanza bene la loro filosofia di vita. La tristezza che tante volte si respira nelle strade dell’Avana per la difficoltà a vivere, per la mancanza del necessario, viene però subito superata 
I cubani non si arrendono facilmente, sanno sempre trovare il sorriso, così la tristezza svanisce in semplici battute. Inoltre riescono a trovare a tutto una soluzione che loro chiamano “buscar e resolver " (cercare e risolvere), in modo da non disperare e trovare continuamente quello che ti può servire. Vivendo a contatto con loro ho imparato anch’io un po’ questo spirito di adattamento, vivendo giorno per giorno, senza affanni e depressioni. Purtroppo però quando si torna in Italia, soprattutto adesso, si perde questo spirito e le preoccupazioni del vivere si fanno un po’ troppo sentire
Veniamo però a questo splendido monumento della Cattedrale che è inserito in un contesto denso di storia: è uno dei simboli dell’Habana Vieja.
Nella piazza tutti i monumenti rispecchiamo una omogeneità e armonia derivante dall’epoca coloniale spagnola.
La Cattedrale è dedicata alla Vergine Maria e a San Cristobal. Una notizia interessante (anche se vi sono dispute tra gli storici spagnoli) è che per anni la Cattedrale conservò le ceneri di Cristoforo Colombo, queste furono riportate in Spagna dopo che Cuba vinse la sua guerra di indipendenza nel 1899.
La costruzione della Cattedrale iniziò nel 1748 per opera dei Gesuiti e conclusa dai Francescani nel 1777. 
All’interno della Chiesa vi sono splendide opere d’arte dedicate ai Santi, a Cristo e alla Madonna di notevole interesse, realizzati anche da artisti italiani nel secolo XIX.
Interessante e bellissimo da vedere è il grandioso lampadario della navata centrale, un’opera imponente con una miriade di cristalli, che sempre mi meraviglia e mi stupisce.
L’altra cosa che mi emoziona è l’incantevole facciata barocca, una delle più geniali e brillanti del continente americano. Curiose inoltre le due torri che completano la facciata una più grande e una più sottile, però nel complesso risultano armoniche. 
L’edificio di fronte alla Chiesa è un antico palazzo coloniale ora “Museo de Arte Colonial".
Nell’ultimo soggiorno a l’Avana l’ho visitato e sono rimasto colpito dalla ricchezza di opere d’arte coloniale: mobili, lampadari e suppellettili che erano di proprietà della borghesia e della aristocrazia dell’Avana nei secoli XVIII e XIX.
Unica è la sensazione di essere in questa magnifica piazza, la musica dal vivo della Caffetteria che li si trova dà sempre quel tocco di vivacità tipico di Cuba. Un’altra caratteristica è la “Santera", la donna in abito bianco con sigaro in bocca, guardata con attenzione e curiosità da tutti i turisti. 
Essere li comunque nella Plaza de la Catedral, significa respirare un’atmosfera antica e gioiosa, ripensare ai fasti dell’epoca coloniale, alla grandezza di una città ricca di storia che ha bisogno oggi di una rinascita. Questa sembra iniziata bene dal restauro continuo del centro storico che ogni anno prosegue con particolare cura.
Il mio augurio è quindi di provare questa esperienza, di sentire il fascino di questa piazza. 

Nessun commento:

Posta un commento