domenica 1 giugno 2014

Nuovi scambi commerciali a Cuba



Aperture interessanti del Governo cubano con Russia, Messico e USA...

TRE COLPI AL BLOCCO YANKEE
Questa settimana ho ricordato come poche volte nella mia vita una delle belle danze cubane del gran compositore Ignacio Cervantes: Los tres golpes (I tre colpi). Ed è che secondo me il blocco yankee ha ricevuto in questi giorni tre colpi quasi simultanei provenienti da Russia, Messico e Stati Uniti.
Della Russia, mediante la firma di due accordi per ampliare i legami di cooperazione con Cuba nel ramo petrolifero, fatto successo durante il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, e al quale ha assistito il Presidente Vladimir Putin. I documenti raccolgono l'intenzione di sviluppare progetti di esplorazione di crudo, e la creazione di una base logistica della potente impresa russa Rosneft, nella Zona Speciale di Sviluppo Economico nel megaporto di Mariel, a 45 chilometri a ovest di La Habana.
Della vicina nazione messicana, per la recente apertura a La Habana dell'ufficio di PROMEXICO, un ente incaricato della promozione del commercio e degli investimenti il cui Direttore Generale, Francisco González, è venuto a Cuba a capo di una delegazione di più di quaranta imprenditori di diversi settori, tra i quali gli alimenti, i prodotti chimici, i fertilizzanti e il turismo.
Questa importante delegazione messicana che ha già visitato la Zona Speciale di Mariel, dà continuità alla visita realizzata dal presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, che lo scorso gennaio ha partecipato a La Habana al Secondo Vertice della CELAC, la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici, e ha avuto un colloquio con il presidente cubano, Raúl Castro.
Gli imprenditori messicani hanno partecipato a un Seminario Imprenditoriale e Giro d’Affari che ha permesso loro di conoscere le opportunità di intercambio che si aprono a partire dall'approvazione della nuova Legge cubana di Investimento Straniero e dalla creazione della Zona Speciale di Sviluppo del Mariel.
Il terzo colpo al blocco economico, commerciale e finanziario dell'impero, in questa settimana lo ha propinato la visita a Cuba del Presidente della Camera di Commercio degli Stati Uniti, Thomas Donohue, che è ritornato a La Habana, adesso al fronte di una delegazione di dieci imprenditori statunitensi, e ha già dichiarato che ha visto una Cuba diversa da quella della sua precedente visita quindici anni fa.
Per uno dei membri della mafia anticubana di Miami, il senatore Bob Menéndez, il viaggio a Cuba del Presidente della Camera di Commercio degli Stati Uniti, è una brutta idea.
E quella brutta idea dell'annessionista Bob Menéndez è il migliore elogio che possono ricevere coloro che negli Stati Uniti sostengono la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi.
Traduzione: Redazione di El Moncada
di Pedro Martínez Pírez /http://www.radiohc.cu/especiales/exclusivas/24396-tres-golpes-al-bloqueo-yanqui

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